Il termine lombalgia, o mal di schiena come viene comunemente chiamato, indica un dolore che coinvolge la regione lombare, corrispondente alla parte inferiore della schiena.
Circa l’80% della popolazione può affermare di aver sofferto di mal di schiena almeno una volta nell’arco della propria vita, è infatti un disturbo aspecifico che non identifica infatti una malattia specifica, né è possibile ricondurlo ad una sola causa.
ll 50% degli episodi si risolve quasi completamente entro 2 settimane, l’80% entro sei settimane, mentre una parte degli episodi cronicizza e assume durata superiore a 3 mesi!
Nel 90 percento circa dei pazienti colpiti da dolore alla schiena viene diagnosticato genericamente un mal di schiena acuto non specifico, in cui non esiste una patologia di base grave; dei restanti casi (molto più rari), la lombalgia viene imputata a fattori secondari preoccupanti, come tumori metastatici e infezioni gravi.
Cause comuni di mal di schiena sono correlabili per la maggior parte dei casi a disturbi muscolo-scheletrici non gravi a carico della regione lombare, come ad esempio stiramenti della muscolatura paravertebrale o del quadrato dei lombi e gruppi muscolari limitrofi, contratture, sciatalgia, protrusioni discali, sindrome del piriforme e così via...
Tuttavia annoveriamo nelle cause di lombagia anche problematiche internistiche quali disfunzioni dolorose correlate al ciclo mestruale, endometriosi, cisti ovariche, fibromi uterini, colon irritabile, calcoli renali e molte altre.
La forma più frequente di mal di schiena è una lombalgia non specifica. Si presenta con dolore che limita il movimento e si acuisce assumendo determinate posizioni, con possibile irradiazione posteriore alla coscia.
La determinazione della causa della lombalgia ha bisogno di una accurata valutazione fisioterapica e, se necessario, una visita specialistica e videat radiologico specialistico che tuttavia non sempre correla alla sintomatologia riferita (Le linee guida suggeriscono di prendere in considerazione l’effettuazione di una TAC o un RM, se il dolore persiste dopo 4-6 settimane dall’inizio della cura o prima solo in presenza di una sciatica molto dolente o la comparsa di un deficit motorio improvviso o ingravescente. L’esame RX è indicato solo nel sospetto di una lesione da trauma).
il trattamento di un paziente con lombalgia richiede un approccio interdisciplinare che può coinvolgere a seconda della causa scatenante, figure professionali diverse quali
medico di famiglia,neurologo,ortopedico,fisioterapista e chirurgo.
Prendersi cura di un paziente che soffre di mal di schiena, significa innanzitutto:
ascoltarne i sintomi,rassicurarlo sull’alta probabilità di una prognosi favorevole,escludere le rare cause gravi di lombalgia,valutarne i possibili aspetti psicologici e sociali,
al fine di definire la miglior cura possibile per alleviare il disturbo ed evitare che possa recidivare o cronicizzare.
Identificare la causa della lombalgia ed individuare il corretto approccio terapeutico è il fine ultimo della valutazione e del trattamento fisioterapico che sarà personalizzato da paziente a paziente. Numerosi approcci possono risultare più o meno efficaci, dalla terapia manuale alle terapie fisiche, ma solo se alla base vi è un adeguato esame obiettivo e una corretta valutazione clinica.
Rivolgersi ad un fisioterapista qualificato risulta perciò di primaria importanza!
Comments